Verticalità… ed Erezione

filosofidi Paola Zaretti / Verticalità… ed Erezione: Una sana ironia

Da Inclinazioni. Critica delle rettitudine di Adriana Cavarero

“La figura dell’io kantiano che si drizza orgogliosamente su se stesso per celebrare l’autonomia del soggetto, non è che la variante moderna, secolarizzata e sin troppo austera, di un sistema generale della verticalità che attraversa tutta la storia della filosofia e, a seconda delle epoche, assume diverse configurazioni”.

“Chi è infatti il philosophus erectus se non il contemplatore di idee che, agganciandosi con l’occhio dell’anima al sole del Bene, pende verticalmente dall’alto? Chi, se non il filosofo, drizzatosi sull’asse luminoso della verità, ha la testa che si radica nel cielo dell’intellegibile e pende dalle altezze del suo puro pensiero? Chi, se non il nuovo anthropos, finalmente connesso alla verticalità della teoresi e fissato in uno stato atemporale, non sta più con i piedi per terra?”filosofi