di Paola Zaretti /AGGRESSIVITA’ E VIOLENZA ANONIME

 “NON TE L’HANNO SODDISFATTO  IL DESIDERIO DI  MATERNITA’, FEMMINISTA DEL CAZZO?”

E’ questo il tenore di una telefonata ANONIMA, in profumo di mafia, ricevuta qualche sera fa da una di noi.

Essendo evidente che l’ANONIMA di cui si tratta – una donna – non possiede nemmeno gli strumenti minimi per intelligere (inter-legere = leggere fra le righe) la problematicità di quanto pubblicato nel  blog Tabula rasa in materia d’aborto – una materia che richiede saperi, intelligenza e complessità di pensiero, predisposizione all’apertura e alla mobilità del già “pensato” al di fuori di ideologismi ottusi e scontati – invitiamo gentilmente la nostra ANONIMA a nominarsi e a confrontarsi con coraggio e lealtà con noi argomentando.

Sarà la benvenuta.

Che  una sedicente “femminista” possa giungere a tanto, non sorprende. Al contrario, un simile comportamento rispondente, nella sostanza, a un vuoto di sostanza argomentativa e nella forma ai peggiori paradigmi di comportamento maschio, non fa che confermare e incoraggiare il programma di Tabula rasa per un femminismo che deve ritrovare la strada.