Una teoria non è un ombrello…

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Una teoria non è un ombrello

Angela Putino

Una teoria non è un ombrello. Sotto l’ombrello, in un modo o in un altro, ci siamo tutte, nel senso che le condizioni di esistenza sociale tendono soprattutto a garantire sicurezza e tutti e tutte, a dosi differenti, cerchiamo sempre un tetto per ripararci. I contorni di questa copertura servono come perimetro per muoverci e per situarci. Sotto l’ombrello, c’è sempre un po’ di spazio. Sotto l’ombrello, si mettono al riparo concezioni che si crede servano per vivere, e le si conservano gelosamente, quasi immobilizzate, a fare da garanzia. In fondo siamo stordite da questi eccessi di prudenza, da queste avare accortezze, e non rischiamo nulla al di fuori; così, non è più possibile poter fare alcun passo sopra l’ombrello, almeno per vederlo. E la vita continua a scorrere per la sua strada, ed è un po’ scollata dalle idee e dalle pratiche che dovrebbero servire a vivere. Anzi, più se ne è scollati, più ci si attacca a un necessario lenzuolo di “idee fisse”, atto a coprire e a riempire qualunque crepa, qualunque mancanza, qualunque disguido simbolico. (A. Putino, adateoriafemminista)