La “potenza delle relazioni”

 

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Della  “potenza delle relazioni”…

Documento sottoscritto da Maria Adami, Emanuela Borrelli, Leda Bubola, Cinzia Marrocoli, Lorella Molteni, Rossana Schiavo, Paola Zaretti

Carla Lonzi è tornata……
Sono passati quasi tre anni da quando entrai in fb, meravigliata che di lei, del suo nome non ci fosse quasi neppure l’ombra del ricordo. Del resto, che molte femministe non l’abbiano mai amata e se ne siano, da un certo momento in poi, disinteressate per ragioni su cui qui sorvoliamo, non è una novità.
Naturalmente non c’è nulla che nasca dal nulla e abbiamo qualche ragione di credere che a questa rinascita di Lonzi, apparentemente improvvisa e cui viene dato grande risalto in questi giorni, abbia in tanta parte contribuito il lavoro assiduo, costante, quotidianamente svolto da tempo da alcune donne attivamente presenti in fb.

Un lavoro di sensibilizzazione sul pensiero di Lonzi da loro stesse riproposto e riconfermato durante il Convegno di Paestum 2013 con il Laboratorio dedicato all’ Autocoscienza, e infine ripreso, da sei mesi a questa parte, con la messa a disposizione di lettrici e lettori di una cospicua quantità di contributi su Lonzi pubblicati nel blog Tabula rasa. Il femminismo ritrova la strada. 

Basta scorrere le pagine del blog e la pagina fb di Tabula rasa per rendersene conto, e per prendere atto della quantità di testi, riferimenti e interrogativi dedicati, quasi quotidianamente al pensiero di Carla Lonzi. Riteniamo, per quel rispetto a noi stesse dovuto, che il contributo di questo nostro lavoro non possa e non debba essere silenziato e misconosciuto. Che ciò sia di fatto avvenuto da parte di femministe interessate al pensiero di Lonzi da tempo informate dell’esistenza di un blog il cui nome Tabula rasa è già un’eredità da gestire, non sorprende. Si tratta di uno dei tanti esempi paradigmatici della pessima pratica di relazioni e collaborazione fra donne che, incapace di smentirsi, si consuma nell’eterna ripetizione di sé.

Ma tant’è. A perseverare nella logica che funziona su modalità inclusive ed escludenti, è la politica maschia che su tali modalità è nata cresciuta  e prospera indisturbata anche fra quelle donne che per solo il fatto di nominare la differenza, pensano di esserne immuni. Liberare e liberarsi, attraverso una presa di coscienza, di questi meccanismi comportamentali che sconfessano nella pratica quotidiana la credibilità e l’autenticità di proclami che promuovono la “relazione” a paradigma di un diversa politica delle donne, è uno dei tanti modi di fare Tabula rasa.